Piattaforma per Pace, Disarmo, Giustizia

Piattaforma per Pace, Disarmo, Giustizia

image_pdfimage_print

di Arci Nazionale
La Rete della Pace ha presentato, in una conferenza stampa che si è svolta il 22 luglio a Roma, la Piattaforma per Pace, disarmo e giustizia in previsione della Marcia della Pace Perugia-Assisi, programmata per il prossimo mese di ottobre. Di seguito il documento.

Dove vogliamo andare.

Perché le guerre aumentano nonostante non aiutino a risolvere le povertà, le ingiustizie o eliminare le dittature?

Quante sono e chi sono le persone che ogni giorno, a causa della violenza e dei conflitti armati nel proprio paese, perdono la vita nelle acque del Mediterraneo e sulle terre che vi si affacciano?

Perché oggi il conflitto armato e la violenza contro donne, giovani, dissidenti, è l’esito più facile delle contraddizioni sociali e culturali che sconquassano la nostra epoca?

In questi anni le politiche neo-liberali e la crisi economica hanno provocato ulteriori squilibri nella distribuzione della ricchezza, aggravando le disuguaglianze tra un’élite sempre più ricca e l’impoverimento di masse sempre più larghe, creando così le condizioni per l’esplosione di nuovi conflitti.

Il movimento per la pace italiano deve tornare ad essere un movimento popolare, consapevole che costruire pace nel mondo vuol dire rimettere in discussione l’attuale modello di sviluppo, diseguale ed energivoro, vuol dire costruire un’Europa politica più forte, solidale, giusta, vuol dire riscrivere il paradigma della crescita sostenibile per tutti i popoli e per le future generazioni.

Occorre una grande azione culturale e politica perché la pace, il rifiuto della violenza,   la convivenza tornino ad essere valori inossidabili e mobilitanti per milioni di persone.

La Rete per la Pace, nata a seguito all’’Assemblea di Perugia (dicembre 2013),  nel solco della Tavola della Pace,vuole impegnarsi in questa direzione e chiede una svolta chiara e netta nella politica estera italiana ed europea.

Oggi un mondo pacificato e pacifico non solo è possibile, ma è necessario.

 24 azioni X 5 grandi obiettivi

per Pace, Disarmo, Giustizia

Per fermare la guerra ai confini dell’Europa

 ci impegnamo:

  1. A spingere i Governi degli Stati e le Istituzioni europee verso una politica estera autorevole, unitaria, dialogante e di pace, declinata sui diritti, contro il prevalere di interessi nazionali .
  2. A rafforzare le reti della società civile europea e del Mediterraneo che agiscano la pace come progetto politico.
  3. A portare a ogni livello delle istituzioni europee e dei Governi nazionali istanze e proposte che nascono dalla società civile.
  4. A promuovere progetti, programmi e azioni dell’Europa che si caratterizzino per i contenuti educativi,  di scambio e di conoscenza tra culture differenti.
  5. A sensibilizzare e informare le cittadine e i cittadini su quanto accade nei teatri di crisi (Ucraina, Medio Oriente, Africa centrale).

Per un Mediterraneo di pace, di convivenza pacifica, di crescita economica sostenibile

ci impegnamo:

  1. A promuovere mobilitazioni  con le diverse comunità e con tutte le espressioni democratiche di società civile organizzata nel Mediterraneo.
  2. A esigere l’assistenza e la protezione dei rifugiati e dei migranti.
  3. A mobilitarsi per la pace tra Palestina e Israele, ed in Medio Oriente, la fine dell’aggressione militare e dell’assedio di Gaza , la liberazione di Marwan Barghouthi e dei prigionieri palestinesi, il riconoscimento dello stato di Palestina e il ritiro di Israele da tutti i territori occupati dal 1967.
  4. A richiedere la sospensione della cooperazione militare e la vendita di armi ad Israele e nella regione, con governi,  fazioni politiche e religiose in guerra o che violino i diritti ed i trattati internazionali.
  5. A sostenere il  riconoscimento del diritto di autodeterminazione dei popoli Saharawi e curdo.
  6. A sostenere la fine delle guerre e degli aiuti militari e vendita di armi  in Siria, Libia, Iraq ed Afghanistan.

Per una Europa di pace

 ci impegnamo a chiedere alle istituzioni europee:

            La scrittura partecipata di una Costituzione democratica e federale.

  1. Azioni europee per una posizione comune a sostegno di un graduale disarmo internazionale.
  2. L’apertura  di  un dibattito sul superamento progressivo del Trattato dell’Alleanza del Nord Atlantico (NATO).
  3. L’accelerazione  della creazione di un Corpo Volontario Europeo.
  4. Il sostegno a una proposta di iniziativa di cittadini europei per la trasformazione del Servizio Volontario Europeo in un Servizio Civile Europeo.
  5. L’unificazione dello strumento militare dell’Unione.

Per una vera politica di difesa

 ci  impegnamo:

  1.  Ad esigere una politica non aggressiva, ma di difesa,  e la redazione di un libro bianco della difesa.
  2. Affinché vi sia l’effettivo rispetto della legge 185/90, con l’attivazione di appositi programmi di riconversione verso il civile.
  3. Ad ottenere la cancellazione del programma F35 e la riduzione delle spese militari, per destinare i fondi alla scuola, alla formazione,alla sanità, all’occupazione.
  4. A richiedere un programma di riduzione delle servitù militari che condizionano pesantemente l’ambiente e l’economia di vaste zone del nostro territorio..

Per una Difesa Civile, educazione alla pace e Corpi Civili di Pace

 ci impegnamo:

  1. alla realizzazione della campagna per la raccolta delle firme per la Legge di Iniziativa popolare per l’istituzione di un Dipartimento per la Difesa Civile non armata e nonviolenta;
  2. alla promozione di iniziative e di progetti educativi e di formazione nell’ambito scolastico per la promozione della cultura di pace, di convivenza;
  3. alla realizzazione di sperimentazioni sul campo e alla promozione di iniziative di sensibilizzazione per la definitiva istituzione, anche in Italia, di Corpi Civili di Pace.